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Le 10 tendenze SEO 2020 che devi assolutamente conoscere

Con l’inizio del nuovo anno, ho deciso di condividere le mie previsioni SEO per il 2020. È infatti arrivato il momento di ripensare il content marketing da zero e noi, per il nostro tool SEO, dobbiamo progettare funzionalità che siano in grado di aiutarti a far fronte alle continue evoluzioni del panorama della search. Lo dimostra il fatto che, per esempio, le opportunità organiche sui dispositivi mobili si sono ridotte del 9% nel 2019 (secondo il 2019 Internet Trends Report di Mary Meeker) e nel 2020 la concorrenza sarà ancora più accesa.

Quali sono le principali tendenze per la SEO nel 2020?

Le tendenze per la SEO nel 2020, in un modo o nell’altro, sono tutte legate al fatto che Google sta diventando sempre più un “giardino recintato” digitale: ovvero, un ecosistema chiuso con il pieno controllo di tutte le sue applicazioni. Premesso ciò, ecco le 10 tendenze principali da tenere sott’occhio nel 2020:

  1. La SERP di Google sta diventando più ricca
  2. Ricerca vocale e App vocali
  3. Ottimizzazione del contenuto focalizzata sull’intento
  4. Video
  5. Branding e Reputation
  6. Ricerca senza query
  7. Dati strutturati
  8. Modelli linguistici all’avanguardia
  9. Tempo di caricamento della pagina
  10. Nuovi motori di ricerca
Un panda gigante ci è venuto a trovare in ufficio ? (grazie a Google 3D e ai risultati AR)

1. La SERP di Google sta diventando più ricca

Con l’introduzione di Google Cameos, delle mini-app, delle immagini 3D e della realtà aumentata all’interno della ricerca, prevediamo che nel giro dei prossimi mesi la SERP diventerà un vero e proprio hub multimediale. Come abbiamo avuto modo di scoprire, ogni nuovo elemento di questa SERP ricca di media, è guidato da un suo specifico algoritmo di classificazione (se vuoi saperne di più, ti consiglio di approfondire quello che Jason Barnard definisce Darwinismo nella ricerca). Non solo, l’algoritmo di base combina tutti questi ranking in un’unica pagina dei risultati.

Se vuoi conoscere gli ultimi aggiornamenti dell’algoritmo di Google, non perderti il telegiornale della SEO di Doreid Haddad, che raccoglie le ultime novità per discuterle durante colosSEO, il meetup della SEO a Roma.

Dopo la conferenza annuale Google I/O, è stato annunciato il supporto per gli oggetti 3D e le mini-app, un altro elemento che vedrà un’espansione nel 2020. Esistono già molte app che supportano l’AR e che consentono ai consumatori di vedere come gli oggetti 3D appariranno nella propria casa o di provare virtualmente l’ultimo paio di scarpe alla moda (dai un’occhiata al nostro pupazzo di neve 3D per avere un piccolo assaggio). Insomma, si tratta di una prospettiva completamente nuova che, tuttavia, richiede un uso sapiente dei dati strutturati (gli oggetti 3D, ad esempio, usano il cosiddetto 3D Markup).

Nel corso dei prossimi mesi, vedremo anche una maggiore interazione da parte degli utenti con le mini-app, applicazioni personalizzate che puoi creare all’interno della ricerca Google. Anche noi stiamo sviluppando il nostro primo prototipo e sì, anche questo rappresenta un vero e proprio punto di svolta per la SEO.

mini app google serp

COSA PUOI FARE?

Dimentica di arrivare 1° sulla SERP e continua il tuo processo di innovazione che passa per contenuti di alta qualità in grado di attirare il tuo pubblico attraverso diversi canali di ricerca (dalle immagini ai video, dai tweet alle news). Utilizza i dati strutturati per migliorare la visibilità sulla SERP e preparati a sperimentare le mini-app e i nuovi modi di interagire con gli utenti Google.

2. Ricerca vocale e App vocali

La voce non è più una nuova tendenza: l’interazione con i dispositivi vocali, infatti, è ormai sempre più presente nella dieta di informazioni quotidiane dei consumatori.

statistiche ricerca vocale 2019
Statistiche sulla ricerca vocale di PwC (link al report)

Sebbene la stragrande maggioranza degli utenti utilizzi ancora la voce principalmente per le attività di base (un esempio a tutti noto è “chiama mia mamma”), abbiamo visto opportunità concrete in due aree che crediamo continueranno a crescere anche nel 2020:

  1. Query a coda lunga. Noi preferiamo chiamarla Ricerca vocale SEO: si tratta di ottimizzare le pagine di un sito per le parole chiave a coda lunga, creando contenuti (come ricette e news) con i quali l’Assistente Google è in grado di interagire. Dopo aver trovato quali parole chiave a coda lunga generano traffico sul tuo sito, potresti prendere in considerazione l’idea di implementare una Skill specifica su Alexa o creare un’applicazione per l’Assistente Google. Di seguito trovi un esempio pratico ?
  2. Interazioni vocali collegate alla ricerca locale. La voce ha un enorme impatto sulle ricerche locali ed è uno degli elementi che stimola gli utenti alla telefonata. Solo per darti un’idea, il 28% dei consumatori chiama l’attività che ha cercato tramite le funzioni voce (fonte: BrightLocal).

COSA PUOI FARE?

Inizia analizzando le query a coda lunga importanti per la tua attività, assicurati (se hai un’attività locale) di ottimizzare la tua presenza su Google My Business (GMB) e di migliorare l’interazione con il tuo sito web. Concentrati su chiamate e messaggi diretti. Ricorda che la tua presenza offline è strategica per la tua visibilità online.

3. L’ottimizzazione del contenuto focalizzata sull’intento è il nuovo mantra

Le query a coda lunga continueranno a guadagnare slancio man mano che la ricerca vocale diventerà più pervasiva e Google migliorerà la comprensione dell’intento alla base di ogni query. Il gioco qui sta nel creare contenuti che funzionino per il tuo pubblico, sfruttando l’ottimizzazione dei contenuti focalizzata sull’intento, la configurazione dei contenuti basata sulle entità e l’analisi approfondita delle personas degli utenti.

A vincere questo gioco saranno contenuti concreti e autorevoli che rispondono a specifiche esigenze di informazione.

Questo richiede – in termini SEO – una chiara comprensione del tuo pubblico di riferimento (per questo, potresti voler usare il nostro Web Analytics Dashboard) e una massiccia ristrutturazione di contenuti già esistenti, per garantire che solo i tuoi articoli migliori, per un determinato argomento, sopravvivano. Mettiti subito al lavoro: analizza i tuoi punti di forza, trascorri del tempo a comprendere i tuoi lettori ed elimina tutto ciò che non soddisfa le loro esigenze.

COSA PUOI FARE?

Investi il tuo tempo nell’analisi dei tuoi lettori, del loro comportamento e del loro viaggio all’interno del tuo sito web. La SEO consiste nel creare un’esperienza coinvolgente che si adatti alle esigenze degli utenti. Assicurati di alimentare e curare solo il meglio per loro, consolidando i contenuti e dedicando il tuo tempo a migliorare il tuo content model. Vuoi saperne di più sul nostro content model basato sulle entità? Prenota una chiamata con noi, siamo qui per aiutarti a far crescere la tua attività.

4. I video continuano a crescere

I contenuti video continueranno a crescere e YouTube, oltre ad essere il secondo motore di ricerca più grande dopo Google, è diventato la tua nuova TV (nel 2019, 6 persone su 10 hanno preferito YouTube alla televisione). Gli attuali utenti di Internet (specialmente quelli appartenenti alle giovani generazioni) utilizzano i video come canale di informazione preferenziale. In termini puramente SEO, il video è un canale eccezionale e se usi YouTube o la tua piattaforma video per apparire su Google Search, Google Immagini e Google Discover, stai facendo un buon lavoro in termini di strategia. In questi casi, l’utilizzo di dati strutturati rappresenta un vero e proprio must, in grado di produrre una user experience molto coinvolgente.

COSA PUOI FARE?

È tempo di configurare il tuo studio video e iniziare le riprese. Non è necessario spendere troppi soldi, anzi, perché oggi puoi ottenere risultati di alta qualità rimanendo nel tuo budget. Utilizza i dati strutturati per promuovere i contenuti presenti sul tuo sito web e definire una strategia valida per interagire con i nuovi utenti su YouTube.

5. Il Branding e la Reputation sono essenziali

Il Branding e la Reputation sono essenziali nella SEO moderna. Riuscire a guadagnare la tua presenza nel knowledge graph ha un impatto enorme su più piattaforme (da Google Search a Google Immagini, da Google Discover a Bing Search) e richiede coerenza, strategia, una certa comprensione di come funziona la pubblicazione di linked data e contenuti di qualità (per tutte le sfide E-A-T e le domande SEO Lily Ray è la persona giusta con cui interagire).

Creare il tuo branding digitale significa coltivare, alimentare e ottimizzare la tua presenza all’interno dell’ecosistema Google e del Bing Knowledge Graph. Verificare, rivendicare le entità, utilizzare i dati strutturati e aiutare i gatekeeper (Google, Bing, Facebook ecc.) ti permetterà di interagire con il tuo pubblico. Significa anche monitorare i cambiamenti e, a questo proposito, potresti voler leggere il recente studio sviluppato da Jason Barnard durante il monitoraggio delle modifiche nel Google Knowledge Graph.

COSA PUOI FARE?

Entra nel Knowledge Graph di Google e in quello di Bing, cura la tua entità sui tuoi siti web utilizzando i dati strutturati collegati e ricorda che la SEO si basa sul branding tanto quanto sulla diffusione di contenuti di alta qualità. Definisci una KPI chiara per assicurarti di continuare a migliorare la visibilità del tuo brand. Hai bisogno di aiuto? Chiamaci o vieni a trovarci a Roma ? e inizia a migliorare il tuo brand.

6. La ricerca senza query è diventata mainstream

Abbiamo visto il traffico degli editori salire alle stelle nel 2019 grazie a Google Discover. Secondo le nostre previsioni, nel corso dei prossimi mesi vedremo una progressiva normalizzazione di questi picchi, dettati dal fatto che sempre più siti saranno in grado di farsi strada all’interno della piattaforma Google. A questo proposito, vogliamo ricordare il tweet profetico di @methode (Gary Illyes di Google) e il dibattito SEO che ne è seguito.

L’idea di base è che le cose cambieranno molto rapidamente su questo fronte. Abbiamo visto siti web che in meno di 10 mesi sono riusciti a raggiungere una quantità sbalorditiva di clic e altri siti che, invece, non hanno ricevuto nessun clic. Mi aspetto che questa situazione cambi e che nel 2020 il traffico verrà distribuito su uno spettro di siti web molto più ampio rispetto al 2019.

Report Google Discover

COSA PUOI FARE?

Ancora una volta, abbiamo a che fare con la necessità di portare avanti una corretta implementazione dei dati strutturati, utilizzando anche il supporto AMP e immagini ad alta risoluzione. Ecco la mia checklist aggiornata per ottimizzare i tuoi contenuti per Google Discover: leggi tutto e preparati a ricevere un flusso di traffico completamente nuovo.

7. I dati strutturati costituiscono la tua nuova sitemap… e molto di più

L’uso di schema.org non è solo vitale per consentire ai motori di ricerca di presentare i tuoi contenuti tramite i vari rich snippet, ma è anche diventato un modo per aiutare Google a capire il modo in cui i contenuti del tuo sito sono collegati tra loro. Dovrai imparare il markup schema.org e iniziare a pensare come un crawler (o lasciare che WordLift faccia il lavoro per te ?) tradurrà qualsiasi contenuto che ritieni importante in un knowledge graph di dati strutturati. Abbiamo letteralmente assistito a questa magia compiersi sui siti che utilizzano il nostro Knowledge Graph progettato per la SEO (parliamo di una crescita organica del 68% sul sito web del Salisburghese, in un panorama ultra-competitivo come quello del travel e con un numero crescente di query che spesso finisce in zero clic). Nel 2020, mi aspetto di vedere casi di utilizzo sempre più concreti, in cui i dati strutturati non verranno impiegati solo per la SEO, ma diventeranno un elemento fondamentale alla base della strategia dei contenuti (il nostro Dashboard di Semantic Web Analytics è stato un successo e ci aspettiamo che sempre più persone utilizzino i dati strutturati per migliorare l’analisi, l’esperienza dell’utente, formare nuovi sistemi di raccomandazione e strutturare i contenuti).

COSA PUOI FARE?

Fai quello che fa Google: crea il tuo Knowledge Graph e automatizza il markup dei dati strutturati con WordLift. I dati strutturati non riguardano più soltanto i rich result. Sono ormai un elemento essenziale della strategia dei contenuti. Contattaci per saperne di più.

8. I modelli linguistici all’avanguardia aumentano la tua creatività nella scrittura e forniscono un ulteriore aiuto alla SEO ?

Oggi, il mondo della programmazione non è più lo stesso. L’apprendimento automatico e l’elaborazione del linguaggio naturale, infatti, sono ormai in grado di adattarsi perfettamente alla creatività, alla scrittura e all’ottimizzazione dei contenuti in generale. Il 2019 sarà ricordato come l’anno in cui la PNL è letteralmente esplosa. Abbiamo assistito a un’innovazione dopo l’altra (da GPT-2 a BERT, da DistilledBERT a ALBERT) e a un livello di miglioramenti senza precedenti, come la comprensione dei contenuti, le risposte QAs, la generazione di contenuti e molto altro. A differenza degli approcci delle generazione del linguaggio più semplici, come le care vecchie catene di Markov, che funzionano solo con un vocabolario limitato, i modelli ML che utilizzano l’architettura del trasformatore sono in grado di apprendere modelli più ampi di grammatica e semantica e di riapplicarli in contesti completamente diversi.

Il miglioramento dei modelli linguistici che utilizzano l’architettura del trasformatore su larga scala nel 2019

Modelli linguistici più piccoli, più veloci, più economici e più efficace hanno rivoluzionato il mondo della PNL nel 2019 (qui puoi trovare un articolo scritto da uno dei team alla guida di questa rivoluzione dei modelli linguistici su larga scala).

COSA PUOI FARE?

Inutile dire che sono sicuro che questa tendenza continuerà a evolversi nel 2020. Proprio per questo, stiamo facendo del nostro meglio per portare queste innovazioni anche dentro WordLift (dai uno sguardo a come stiamo lavorando per aiutarti a riassumere in modo efficace i tuoi blog post utilizzando BERT). Questa è di gran lunga l’area in cui prevedo che nasceranno la maggior parte delle opportunità che ci riserva il 2020, non sono in termini di automazione SEO, ma anche di creazione e ottimizzazione dei contenuti. Resta sintonizzato, seguimi su Twitter e preparati a migliorare il tuo flusso di lavoro con l’aiuto dell’IA.

9. Il tempo di caricamento della pagina continuerà a dominare il tuo mondo

La velocità dei siti web e le diverse attività che consentono il caricamento di una pagina web rimarranno un fattore chiave della SEO. Google ha imposto – nell’estate del 2018 – di migliorare la velocità di caricamento dei siti web e continuerà a farlo anche nel 2020. Più interagiamo con i nostri contenuti utilizzando Google Search, Google Discover, Google Immagini e Google Assistant e più il nostro sito web dovrà essere al top delle prestazioni. Dal miglioramento del Time To First Byte alla riduzione della complessità dei file HTML, continueremo a spendere molta energia per rendere i nostri siti web estremamente veloci. Niente di veramente nuovo in realtà – l’obiettivo principale non è cambiato rispetto all’anno scorso – perché questo fattore rimane molto importante. La buona notizia, però, è che ora possiamo disporre di più tecnologia e più metriche per continuare a migliorare la velocità (GSC, ha introdotto un nuovissimo rapporto sulla velocità nel 2019).

COSA PUOI FARE?

Ricorda sempre: nel valutare il tuo sito web, Google si identificherà come un utente medio con un telefono con una connessione 3G. Fai del tuo meglio per ridurre la complessità del tuo sito, ottimizzare la visualizzazione dei contenuti e migliorare le prestazioni di caricamento (dalla compressione delle immagini, alla riduzione dei CSS, dal caricamento dei font web al tempo di risposta del server). Inizia analizzando il tuo sito web con strumenti come GTMetrix e Web.dev e assicurati di utilizzare plugin come WP Rocket. È un investimento tecnico, richiede sforzo ma paga davvero.

10. Nascono nuovi motori di ricerca

Mentre Google è sempre più impegnato a giocare una strategia Walled Garden per aumentare la propria quota di mercato, divorando letteralmente l’esperienza dell’utente su più verticali (dai voli agli hotel, dalla cucina ai lavori ecc.), la necessità di un’esperienza di ricerca imparziale e possibilmente sicura per la privacy è sempre più alta e sta aprendo la strada a nuovi motori di ricerca. Non solo DuckDuckGo ha continuato a crescere nel 2019 e continuerà a farlo nel 2020, ma anche Ahrefs (un noto strumento SEO) ha annunciato il lancio di un nuovo motore di ricerca per incoraggiare l’innovazione (e per sfruttare le denunce sollevate contro Google dagli editori). Mi aspetto anche di vedere sempre più tecniche SEO per migliorare la visibilità dei contenuti sulla piattaforma Amazon per chiunque venda prodotti online.

COSA PUOI FARE?

Fai del tuo meglio all’interno e all’esterno del Walled Garden di Google. Fallo anche solo per puro divertimento. Google è ancora una fonte di enorme valore per gli editori web e, con la maggior parte dei nostri clienti, nel 2019 abbiamo assistito a una crescita a doppia cifra dell’organico. 

Sei pronto a innovare la tua SEO nel 2020? Hai dubbi o domande? Prenota una chiamata con noi ed entra a far parte del nostro gruppo di clienti felici!