By Andrea Volpini

5 anni ago

L’intelligenza conversazionale al centro della strategia per i tuoi contenuti! Il 2019 sarà l’anno della ricerca vocale. Questo articolo ha lo scopo di esplorare i motivi per cui l’intelligenza artificiale e le query vocali sono in cima alla classifica dei SEO trend per il 2019. Tendenze SEO 2019: quali sono? Ecco la classifica La prima […]

L’intelligenza conversazionale al centro della strategia per i tuoi contenuti!

Il 2019 sarà l’anno della ricerca vocale. Questo articolo ha lo scopo di esplorare i motivi per cui l’intelligenza artificiale e le query vocali sono in cima alla classifica dei SEO trend per il 2019.

Tendenze SEO 2019: quali sono? Ecco la classifica

La prima cosa che dobbiamo notare è che le tendenze SEO per il 2019, sono tutte in qualche modo legate alla crescita dell’AI conversazionale, delle ricerche vocali e all’espansione dei grafici della conoscenza (come il Google Knowledge Graph). Vediamo subito i 5 SEO trend da tenere d’occhio nel 2019:

? 1. Intenti conversazionali e long-tail keywords (parole chiave a coda lunga)
? 2. Featured snippet e answer boxes
? 3. Dati strutturati e grafici della conoscenza
? 4. Google News Optimization e Content Discovery
? 5. SEO tecnica per siti web meno complessi e più leggeri

Attualmente, viviamo già in un mondo in cui il 13% delle ricerche di Google sono formulate vocalmente (in merito a questo tema, può essere interessante la lettura dell’articolo di Rebecca Sentance sul futuro della ricerca vocale) e, secondo i più entusiasti sostenitori della ricerca vocale, entro il 2020 una ricerca su due potrebbe essere eseguita su base vocale. Tuttavia, nel mondo del marketing, è abbastanza difficile pensare di potersi attenere a questo tipo di previsioni dandole come certe, quindi per ora ci limiteremo a pensare a questo tipo di proiezioni come a teorie dettate da un plausibile effetto carrozzone nel mondo della ricerca vocale.

Quello che abbiamo potuto osservare con certezza nel 2018, è che la ricerca vocale sta riplasmando l’intero settore SEO. Come ha sottolineato recentemente Aleyda Solis, la ricerca vocale sta, infatti, guidando “un cambiamento più grande”, da specifici “risultati” a “risposte” che diventano parte integrante di un continuo “viaggio di ricerca conversazionale”.

Tuttavia, è l’Intelligenza Artificiale è il vero promotore di questa transizione. Era il dicembre 2016 quando, Andrew NG, all’epoca Chief Scientist di Baidu, predisse che la precisione del riconoscimento vocale dal 95% al 99%, avrebbe spostato l’ago in termini di adozione di massa delle interfacce vocali.

Ad oggi, l’apprendimento automatico e le reti semantiche vengono costantemente utilizzati per fornire una user experience personalizzata attraverso una moltitudine di canali, per guidare l’utente nello svolgimento di diversi compiti (dalle indicazioni stradali, alla cucina, dalla scoperta dei podcast alla lettura e all'”ascolto” delle notizie) per aiutarci a trovare ciò che per noi conta di più.

Nel 2018 abbiamo visto i grafici della conoscenza entrare a far parte del modello Hype Cicle di Gartner in quanto  tecnologia emergente, in grado di costituire un ponte tra gli esseri umani, la conoscenza e l’AI conversazionale. Durante il corso dello stesso anno, non solo ricercatori e università, ma anche aziende di settore, hanno fortemente investito nei grafici della conoscenza: Amazon con il suo Product Graph, Facebook con Graph API, IBM con Watson, Microsoft con Satori e Google con il proprio Knowledge Graph. Ma anche startup di Internet come Airbnb, Zalando e molte altre hanno impegnato le proprie risorse per la creazione e lo sviluppo di grafici di conoscenza funzionale, volti a supportare il ragionamento generale, le inferenze e, soprattutto, a creare una migliore esperienza di ricerca.

In conclusione, non ci aspettiamo che le tecnologie di tipo vocale vegano da subito adottate globalmente, ma possiamo prevedere che l’AI conversazionale, unitamente a una combinazione di interazioni vocali e tattili, guideranno le tendenze SEO nel 2019.

In poche parole, nel 2019 i SEO e marketing specialist dovranno essere pronti a interagire con un web più umano e conversazionale. La ricerca vocale non rappresenterà necessariamente un elemento di disruption per ogni tipo business, ma sarà sicuramente una forza trainante all’interno di tutto il settore del content marketing. Non ci stupisce, quindi, che i SEO trend per il 2019 sono tutti, in un modo o nell’altro, legati alla crescita dell’intelligenza artificiale conversazionale e all’evoluzione dei grafici della conoscenza.

1. Intenti conversazionali e long-tail keywords (parole chiave a coda lunga)

Una strategia di successo sarà sicuramente quella di mantenere il focus sull’intento degli utenti. Possiamo infatti prevedere che gli user search intents saranno probabilmente espressi sotto forma di ricerche conversazionali sempre più avanzate e sofisticate. Per questo, concentrarsi su parole chiave “a coda lunga” rivolte a una tipologia specifica di utenti (in un contesto specifico) sarà più semplice, enella maggior parte dei casi più saggio, rispetto a focalizzarsi su una parola chiave più generica.

Quando e se decidiamo di andare su un obiettivo più generale (es. “modello di business”), dobbiamo assicurarci di fornire abbastanza struttura (e dati) per aiutare gli utenti e le macchine a trovare la risposta vincente, perfezionando ulteriormente la richiesta iniziale come se stessimo instaurando un vero e proprio dialogo con il sito web (“Sei interessato al modello di business di Apple o di una startup?”).

Immaginiamo di preparare i contenuti come se l’utente stesse sempre ponendo le sue domande a GoogleHome o a un altro dispositivo vocale. Il nostro obiettivo è quello di immaginare tutte le possibili risposte che potrebbero essere innescate da una conversazione intorno a quello specifico argomento. In poche parole, dobbiamo guidare l’utente dalla sua richiesta iniziale alla scoperta approfondita di tutto il contenuto disponibile, abbinandolo al tipo di format che l’utente sta cercando (dall’attivazione di un video a un articolo di approfondimento).

2. Featured snippet e answer boxes

Come risultato del sovraccarico di informazioni e a causa della crescita delle domande effettuate tramite smart speakers (le statistiche raccontano di 26,4 milioni di richieste vocali giornaliere), il compito costante delle macchine sarà quello di riassumere e aggregare una vasta quantità di informazioni, trovare ciò che è veramente rilevante per noi e fornire una versione vocale dei nostri contenuti.  Mentre il l’analisi sintattica (o parsificazione) rimane una delle grandi sfide dell’intelligenza artificiale, oggi i risultati in evidenza sono rappresentati dagli Snippet in primo piano di Google, Bing Expanded Answer e simili.

La visibilità attraverso la SERP e relativamente all’AI user experience, dipende molto dalle answer boxes e dagli snippet in primo piano. Ancora una volta, quindi, ci troviamo di fronte a un aspetto della SEO che coinvolge sia il mobile che il desktop e che è evidentemente alimentato dal progresso dell’intelligenza artificiale conversazionale. Sarà quindi necessario predisporre dei contenuti che possano essere facilmente riassunti e presentati tramite sistemi vocali, e inoltre fare in modo di sfruttare al meglio le potenzialità dei dati strutturati allo scopo di aiutare le macchine a disambiguare il contesto delle richieste e supportare la possibilità di riassumere il significato dei contenuti ricercati.

3. Dati strutturati e grafici della conoscenza

Linked data, grafici della conoscenza e markup semantici ci aiutano a collegare il contenuto con uno specifico obiettivo di ricerca, attraverso modelli di utilizzo incorporati nell’esperienza di ricerca. Una vasta gamma di funzioni della SERP di Google dipende già dai dati strutturati e altre arriveranno durante il 2019. Di seguito, una breve panoramica che evidenzia in blu le funzioni della SERP collegate all’utilizzo dei dati strutturati.

2019 seo trends

Caratteristiche di Google Search (la lista originale è di BrightEdge): in blu vengono evidenziate quelle relative al markup semantico

I dati strutturati sono fondamentali nell’era della conversazione poiché forniscono informazioni ben definite per una vasta gamma di user intents codificati. L’apprendimento automatico deve essere formato su una grande quantità di dati semanticamente rilevanti. Questo è vero sia per i motori di ricerca commerciali, sia per gli assistenti intelligenti e per la nostra esperienza da utenti interna – ancora una volta, quindi, il nostro sito web deve essere in grado di rispondere a intenti specifici guidando l’utente verso il contenuto per lui più rilevante.

2019 seo trends

Le identità correlate ai Grafici di Conoscenza vengono utilizzate da Google per rispondere a semplici domande

4. Google News optimization e Content Discovery

L’anticipazione dei bisogni informativi e il content discovery hanno rappresentato alcune tra le più significative tendenze recenti. Ciò significa fondamentalmente aiutare gli utenti a scoprire i contenuti in modo fortuito e senza bisogno di effettuare una ricerca. È nel settembre 2018 che Google ha introdotto il Google feed  “per mostrare un contenuto rilevante […], anche quando non lo stai cercando”.

Essere in grado di prevedere la necessità di una risposta senza che vi sia necessariamente alla base un intento informativo è uno dei principali obiettivi del futuro di Google e sarà un punto chiave su cui giocarsela per tutti i principali brand (Amazon, Facebook, Microsoft e Apple). Se ci concentriamo solo su Google, notiamo che i contenuti proposti in Google Discover sono di tre tipi diversi: video di YouTube e contenuti freschi di tipo visuale, contenuti evergreen (come le ricette) e articoli relativi alle notizie. Come abbiamo visto nella nostra checklist per ottimizzare le Google Top Stories, essere presenti su Google News è diventata una risorsa importante dopo l’esplosione dello scandalo sulle fake news (i contenuti di Google News, infatti, rappresentano una selezione autorevole e convalidata, quindi affidabile). Anche se non tutti i siti web sono idonei per figurare nelle Google News, se l’obiettivo è quello di produrre nuovi contenuti per il tuo settore di riferimento, questo è sicuramente il momento di considerare Google News come un nuovo ed efficace canale di distruzione. Ma non solo, questa strategia diventa ancora più interessante se tenaimo conto del fatto che solo pochi giorni fa Google ha annunciato un imminente versione vocale di Google News per Google Assistant.

5. SEO tecnica per siti web meno complessi e più leggeri

La verità è che, in 20 anni, non siamo riusciti a costruire una versione semplice del web. I siti web stanno diventando sempre più complicati, con un numero infinito di routine, spesso inutili, che si presentano ogni volta che un browser raggiunge la prima pagina. Non ho intenzione di approfondire l’argomento in questa sede, ma c’è un eccellente articolo che secondo me dovresti leggere che parla dell’importanza della semplicità e del perché ora è necessario investire nella SEO tecnica (il titolo dell’articolo è The Bullshit Web ed è di Nick Heer, uno sviluppatore front-end canadese) . E ancora una volta, l’aspetto centrale della SEO tecnica – in relazione all’IA conversazionale – è la velocità.

Come evidenziato in uno studio svolto quest’anno da Backlinko, il contenuto che viene inserito in Google Assistant è soltanto quello che si carica in maniera super veloce.

2019 seo trends

Una ricerca di Backlinko sull’importanza della velocità di caricamento delle pagine

Il Page Speed è diventato a tutti gli effetti un fattore di ranking da mobile, proprio come annunciato da Google lo scorso luglio, e continuerà a influire sulle funzionalità SERP (Snippet in primo piano, Top Stories ecc.) e sulla ricerca vocale nel 2019. Un altro aspetto importante che ci aspettiamo continuerà a guidare la crescita organica è il supporto AMP (Accelerated Mobile Pages).

Nel 2019, oltre a queste 5 tendenze SEO, la ricerca continuerà a basarsi sul costruire relazioni, fornendo risposte di valore ai bisogni degli utenti e mantendo il pubblico sempre al centro della propria strategia editoriale.

Grazie alla creazione di contenuti eccezionali e all’utilizzo di tool di intelligenza artificiale per la SEO, quindi, potrai sicuramente ottenere ottimi risultati per il tuo sito e anticipare i tuoi competitor nella creazione di contenuti di successo.

Hai altre domande? Ti interessa approfondire questo argomento con noi? Prenota una demo e preparati a dominare la SEO nel 2019!

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