By Maria Silvia Sanna

5 anni ago

Quando pensi a un nuovo argomento sul quale scrivere, come editore (o content marketer), sai che per sviluppare al meglio il tema prescelto, dovrai trovare il taglio giusto in modo da attirare l’attenzione del tuo lettore. E mentre per te (e per qualsiasi altro creatore di contenuti) non è facile indovinare con esattezza cosa vogliono […]

Quando pensi a un nuovo argomento sul quale scrivere, come editore (o content marketer), sai che per sviluppare al meglio il tema prescelto, dovrai trovare il taglio giusto in modo da attirare l’attenzione del tuo lettore. E mentre per te (e per qualsiasi altro creatore di contenuti) non è facile indovinare con esattezza cosa vogliono i lettori, Google con i suoi dati può farlo meglio di chiunque. Non c’è proprio storia.

In questo articolo, voglio condividere un metodo per trovare nuove opportunità editoriali su un determinato argomento, capire con quale taglio affrontarlo e quali sono gli aspetti secondari del tema che hanno una buona opportunità di visibilità nello snippet PAA di Google.

Trovare opportunità editoriali e dare ai contenuti il taglio giusto è una delle parti più difficili – e cruciali – del lavoro editoriale. Le domande correlate di Google che compaiono nel rich snippet People Also Ask (in italiano, Le persone hanno chiesto anche) possono essere uno strumento utile per comprendere ciò che conta per il tuo pubblico di riferimento.

Cosa cercano veramente gli utenti quando cercano qualcosa su Google? Quali sono gli aspetti secondari che contano di più per Google su un determinato tema? Seguimi e scoprirai come capirlo per ogni singolo contenuto su cui stai lavorando.

Cominciamo dalle basi.

Cos’è lo snippet PAA?

PAA è l’acronimo di People Ask Ask ed è anche noto come Related Questions. Si tratta di un rich snippet dalla struttura ad accordion contenente una selezione di domande che aiutano gli utenti Google ad approfondire un argomento senza nemmeno uscire dalla SERP. Ogni risposta nello snippet PAA proviene da una fonte diversa che Google ha identificato come autorevole su uno specifico aspetto.

All’inizio, vengono visualizzate solo tre o quattro domande diverse. Ma appena inizi a interagire con lo snippet e clicchi sulla freccia per leggere una delle risposte, puoi notare che Google comincia a popolare lo snippet con un elenco apparentemente infinito di domande.

Lo snippet People Also Ask sulla SERP 'Family Business' su Google

Questo è il PAA che puoi vedere sulla SERP di family business, una delle keyword principali per Tharawat Magazine

In realtà, queste domande possono essere molte, ma non sono infinite e, se presti attenzione, vedrai che a un certo punto le domande iniziano a diventare abbastanza ripetitive. In effetti, dietro alla presenza di queste domande c’è una logica e la loro organizzazione non è casuale, ma gerarchica.

Le prime tre o quattro domande servono per comprendere meglio l’intento di ricerca. Le scelte dell’utente vengono successivamente utilizzate per fornire un gruppo secondario di domande, che dipendono da quella su cui l’utente ha precedentemente cliccato.

Perché lo snippet PAA può essere molto importante per te?

In un’epoca in cui i tanto anelati 10 link blu nella prima pagina di Google stanno perdendo progressivamente visibilità e trazione per lasciare spazio sulla SERP ai rich snippet, diventa sempre più importante per editori e titolari di siti web trovare una posizione che massimizzi la visibilità dei contenuti.

Lo snippet PAA è quasi ovunque. Al giorno d’oggi, le domande correlate compaiono nell’84,4% delle SERP nel mercato USA (fonte: MozCast). Questo lo rende il rich snippet più diffuso sulle pagine dei risultati di Google. È molto più comune del rich snippet (19,1% delle SERP) e negli ultimi tre anni è cresciuto più in fretta.

Ciò che rende People Also Ask ancora più interessante dal punto di vista di un editore, è che un singolo PAA può presentarsi in 21 SERP univoche (fonte: GetStat).

In altre parole, se ottieni un posto dentro un PAA, hai la possibilità di essere presente in SERP diverse all’interno dello stesso dominio semantico.

Torniamo all’esempio sulla keyword ‘family business’. Google mostra lo stesso snippet PAA quando gli utenti cercano la parola chiave principale (‘family business’) e anche quando cercano altri argomenti correlati come ‘family business succession’, ‘family business success stories’ e molto altro ancora.

Ciò significa che quando i tuoi contenuti vengono reputati da Google una buona risposta alle domande più comuni degli utenti, potrai godere di una grande esposizione e di un notevole aumento del traffico.

Quindi, ci sono serie opportunità per il tuo sito web! ?

Perché Google suggerisce (così tante) domande correlate?

I motori di ricerca sono sempre in cerca di contenuti per offrire agli utenti le migliori risposte in grado di soddisfare diversi scopi e necessità. C’è stato un tempo in cui l’obiettivo di Google era quello di fornire agli utenti una serie di risultati sotto forma di link blu e portarli su altri siti web in in un attimo.

Con l’ingresso dei rich snippet nella SERP, però, è tutto cambiato.

Oggi Google gioca tutte le sue carte per far restare il più possibile gli utenti sulle pagine dei risultati. Il People Also Ask, è solo un altro modo per mantenere l’utente sulla SERP e indagarne l’intento di ricerca.

In altre parole, Google sta cercando di profilare gli utenti fornendo più contesto per comprendere a quali aspetti siano più interessati quando si parla di uno specifico argomento. Secondo PageRanger, le 4 domande iniziali in un PAA coprono in media 2,8 intenti diversi.

Come estrarre e analizzare lo snippet PAA da una SERP

Esaminando le domande poste da People Also Ask, non ti risulterà difficile indovinare in che modo Google sta collegando le entità.

Sbirciando nel knowledge graph di Google potrai capire:

che tipo di taglio adottare quando scrivi un contenuto su un certo argomento,
quali aspetti secondari puoi trattare sul tuo sito web per attirare l’attenzione del tuo pubblico di riferimento,
come organizzare i contenuti per ottimizzarne la visibilità sulla SERP.

Prima di pensare a come creare i contenuti editoriali per rispondere alle domande correlate, è necessario estrarre l’elenco delle domande dal PAA. A tal fine, ci sono diversi strumenti che puoi usare.

Ad esempio, il consulente SEO italiano Alessio Nittoli, ha creato uno script Pythons in grado di estarre dal PAA di Google un elenco di domande in formato CSV. Il codice è disponibile su GitHub.

Tieni presente che effettuare lo scraping su Google senza autorizzazione è illegale, come afferma Alessio nel suo disclaimer:

⚠ NOTA BENE: Questo software non è autorizzato da Google e non segue il robots.txt di Google. Lo scraping senza esplicita autorizzazione scritta di Google costituisce una violazione dei loro termini e condizioni e potrebbe portare a una causa legale.

Questo software viene fornito così come è, a scopo educativo, per mostrare come è possibile creare un crawler per analizzare ricorsivamente le People Also Ask di Google. Utilizzare a proprio rischio.

Una volta ottenuto il tuo elenco di domande correlate provenienti dallo snippet di PAA, puoi passare alla strategia editoriale attorno al tema che vuoi sviluppare.

Come individuare e organizzare le opportunità editoriali da un elenco di domande PAA

Trova nuove opportunità editoriali

Analizzando le domande durante la tua ricerca di argomenti con i PAA, noterai che alcune domande si ripetono frequentemente con lievi variazioni che rappresentano intenti diversi. Altre domande sono logicamente connesse: da concetti generici a argomenti secondari più specifici.

A seconda di come queste domande sono correlate e del grado di approfondimento, puoi pianificare un nuovo articolo su un concetto a cui aggiungere argomenti secondari più specifici sotto forma di paragrafi, oppure puoi creare una pagina su un concetto o un’entità e poi scrivere uno o più articoli per gli aspetti secondari e le notizie correlati a quel concetto.

Qui in WordLift adottiamo quest’ultimo modello, che abbiamo deciso di chiamare Entity Based Content Model: si sviluppa attorno a un’entità ed esplora le relazioni che la collegano ad aspetti secondari e ad altre entità.
The Entity Based Content Model

(Ri)organizza i tuoi contenuti

Se per un po’ di tempo ti è capitato di scrivere contenuti sempre sullo stesso argomento, è probabile che il contenuto perfetto per rispondere alle domande di Google sia già sul suo sito web. A questo punto, potrebbe essere semplicemente necessario riorganizzarlo.

Come? Ad esempio, aggiungendo nuovi titoli e paragrafi per mettere in evidenza le tue risposte e farle emergere dal contenuto. Una buona pratica è quella di creare una pagina FAQ.

Per concludere

Gli snippet PAA di Google stanno diventando così diffusi che, se ottieni un posto sul PAA relativo alla tua parola chiave principale (e ad alcune parole chiave a coda lunga correlate semanticamente), avrai la possibilità di ricevere notevoli risultati in termini di visibilità e click.

Dopo aver estratto le domande correlate, è possibile utilizzarle per arricchire, perfezionare e migliorare il piano editoriale e ottimizzare i contenuti esistenti.

In WordLift, usiamo l’Entity Based Content Model per organizzare diversi contenuti su un argomento specifico e offrire ai motori di ricerca e ai lettori ciò che devono sapere.

Se vuoi sapere come applicare questo modello al contenuto del tuo sito web e alla tua nicchia, scrivici alcune righe sul tuo progetto editoriale e iniziamo a parlarne!

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