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Startup: come costruire relazioni strategiche per far decollare il tuo business

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#3 WordLift sbarca su The Next Web

La nostra storia

Verso la fine di Dicembre 2016 mi sono unito al team di WordLift nella veste di Business Developer. In breve, fin dal primo giorno dovevo preoccuparmi di mantenere le relazioni esistenti con alcuni partner strategici. Ma allo stesso tempo creare nuove relazioni mirate allo sviluppo della startup dal punto di vista commerciale.

Inizialmente non avevo idea di come aiutare a sviluppare un’attività imprenditoriale di cui conoscevo poco o nulla. Avevo messo su un mio blog personale nei due anni precedenti, lanciando svariati info-prodotti (corsi online e ebook). Tutto sommato le cose avevano funzionato bene per quello che gli americani definiscono solopreneur. Ora però era tutto diverso. Si trattava di mettere in pratica i principi relativi al marketing digitale appresi in quei due anni a una neonata startup.

Per di più c’era tutta una serie di nuovi aspetti da imparare. In particolare la SEO per me era un argomento nuovo e che avevo sottovalutato nella mia strategia di marketing. Quindi, inizialmente c’è stato tanto studio. Allo stesso tempo dovevo portare dei risultati concreti fin da subito.

Cosa fare? LinkedIn è stata un’arma vincente nel mio percorso professionale. Ho fin dal primo giorno ottimizzato il mio profilo per essere visibile e facilmente raggiungibile da persone del settore. Dopo di che ho messo su una piccola lista in Excel. L’idea era quella di tracciare tutto e verificare quali strategie stavano funzionando e quali invece dovevo abbandonare.

Nella lista di persone da contattare avevo incluso anche dei tech blogger. Tra loro c’era un certo Ben DicksonIl suo profilo mi sembrava molto interessante. In più Ben era già contributor per alcuni rinomati tech magazine, come The Next Web, The Daily Dot, e PC Mag.

Bene, mi dico, vediamo se Ben è interessato a parlare con me. Con un breve, ma immediato messaggio l’ho raggiunto tramite LinkedIn. Era il 27 Febbraio 2017:

msg-linkedin

Ben mi risponde immediatamente e così dopo qualche giorno organizziamo una Skype. Durante la call Ben rimane molto entusiasta di WordLift e allo stesso tempo curioso di capire le dinamiche del web semantico e come potessero essere usate su larga scala per creare valore. Soprattutto, come queste tecnologie potessero essere usate da piccoli publisher e blogger in genere contro il braccio armato di grandi publisher come la BBC.

E’ così che da una serie di conversazioni ho pubblicato il primo guest post sul suo blog personale:

How Artificial Intelligence is changing web writing

Quel guest post era molto importante. Infatti, anche se non lo sapevo ancora, stavamo mettendo su le basi per una storia che più tardi sarebbe sbarcata su uno dei siti di tecnologia più importanti al mondo.

Una delle cose che ho imparato in questi mesi di startup è che lavori duro per mesi e i risultati che arrivano sono mediocri. Poi improvvisamente, quando meno te lo aspetti, qualcosa di grosso accade!

Nel mese di Maggio ci stavamo preparando per partecipare al The Next Web Conference 2017. Si tratta di una delle conferenze sulla tecnologia più importanti in Europa. Proprio qualche giorno prima della partenza, l’11 Maggio 2017, ricevo un messaggio tramite Skype da Ben Dickson che mi scrive che sta mettendo su un pezzo per The Next Web e gli interessa sapere la nostra prospettiva sui tool the usano l’intelligenza artificiale per automatizzare diversi task di chi scrive sul web:

msg-skype-ben

Al secondo giorno dell’evento The Next Web l’articolo di Ben va in onda.

Proprio in quella giornata un SEO expert che poi si rivelerà uno dei primi e maggiori sostenitori di WordLift, Mark Bryce Sharron di Sussex SEO sigla il primo accordo distributivo da quando faccio parte della startup: vuole portare il nostro plugin su tutti i progetti che segue, si tratta di decine di siti web!

Oggi sia Ben che Mark sono dei grandi partner strategici. Infatti, da un lato Ben rimane uno dei canali principali in termini di relazioni con i media. Dall’altro lato, Mark, oltre ad essere un cliente, è anche un evangelista, e fonte importante di confronto lato sviluppo del prodotto.

Cosa c’è da imparare?

  • Sicuramente, un gran prodotto e servizio è alla base di tutto. Ricordo ancora la faccia entusiasta di Ben quando ha visto le funzionalità di WordLift. Messo in conto quello il resto è tanto lavoro e costanza.
  • Costruire relazioni richiede tempo. Prima che Ben publicasse il suo articolo su The Next Web ci sono stati quasi tre mesi di conversazioni. Lo stesso vale per Mark. Prima che diventasse uno dei nostri più ferventi sostenitori abbiamo conversato per settimane.
  • Bisogna saper aspettare. A volte lavori con determinazione per mesi e nulla succede. Improvvisamente, quando meno te lo aspettii risultati arrivano!

Questo articolo è parte di una serie che abbiamo intitolato Guida galattica per startupper italiani che ripercorre le tappe principali del nostro primo anno da startup.