Torna al Blog

Ecco perché la fuffa non ti aiuterà a vendere il tuo prodotto

cover

#7 WordLift incontra Scott Abel

La nostra storia

Tutto è iniziato con LinkedIn, quando ad un tratto, a Maggio del 2017 “incontriamo” online Scott Abel.

Scott è un maverick nell’industria dei contenuti. Un leader ribelle a cui le più grandi aziende del mondo si rivolgono per avvicinare con i contenuti i propri clienti. Pensate ad un brand nell’hi-tech e, molto probabilmente Scott lavora o ha lavorato per migliorare la comunicazione verso il consumatore. Capisce immediatamente il nostro prodotto ma, si guarda bene dallo svelare l’entusiasmo nel conoscere un tool come il nostro che con pochi click ti lascia creare un grafo della conoscenza a partire dal tuo blog.

Di fama conoscevo Scott dai tempi di IKS (il primo progetto di ricerca da cui è nato WordLift) ma, non avevo mai avuto occasione di confrontarmi direttamente. Le prime interazioni sono lapidarie. Partiamo con il definire il tema di un primo Webinar da organizzare insieme per parlare di WordLift alla sua comunità di technical content writer (chi, nelle aziende segue la documentazione, i materiali divulgativi, i manuali tecnici e quant’altro serva a documentare un prodotto o un servizio).

Company leaders buy capabilities, not jargon-laden marketing slogans.

Le sue parole risuonano ancora nella nostra mente. La prima proposta di Webinar che facciamo – dopo le prime call – è confusa quanto complessa da digerire. La community di Scott è fatta di quelli che lui definisce i Content Pros che lavorano in Microsoft, Amazon, Facebook e via discorrendo – quello che per noi erano diventate espressioni vincenti – per lui sono buzzwords prive di significato, mumbo-jumbo in altre parole (che in gergo vuol dire qualcosa di insulso). La pillola è dura da mandare giù ma la forza con cui lui, benevolmente, ci si scaglia contro parla chiaro: a lui WordLift piace e vuole aiutarci a portarlo all’interno del suo clan. 

WordLift - Presenta all'Information Development World Conference

Con Scott Abel – e con il team di The Content Wrangler è nata da quei primi scambi – una delle collaborazioni più importanti per la storia del nostro prodotto. Oggi WordLift è utilizzato sui siti del network di The Content Wrangler, a Novembre del 2017 – dopo aver risposto alle sfide che Scott ci ha lanciato nel corso dell’estate, abbiamo avuto l’onore di presentare WordLift a Menlo Park nella Silincon Valley al fianco di aziende come Facebook, Microsoft ed Amazon (la storia della nostra prima puntata a San Francisco la trovi sul sito di Gestione WP). Sempre a Scott dobbiamo la “nascita” di Jason Lee Dalton – il chatbot companion di WordLift.

Cosa c’è da imparare

  1. Il mumbo-jumbo, le buzzword e gli slogan non servono a vendere il tuo prodotto, fanno solo confusione.
  2. Nel tuo stesso settore al mondo ci sono persone che hanno una grandissima e preziosissima esperienza. Entra in contatto con loro, metti alla prova le tue idee, confrontati e sopratutto ascoltali.
  3. Quando vieni messo alla prova, raccogli la sfida. L’innovazione continua è l’anima vera del tuo successo. Se non avessimo lavorato giorno e notte per dimostrare il valore del nostro prodotto – noi, a San Francisco non ci saremmo mai arrivati e credetemi, ne è valsa la pena!

Questo articolo è parte di una serie che abbiamo intitolato Guida galattica per startupper italiani che ripercorre le tappe principali del nostro primo anno da startup.