By giuliabezzi

9 mesi ago

Approfondisci l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per ottimizzare la strategia SEO del sito web. Scopri come favorire il posizionamento online.

Eccoci qui, oggi ti racconto un articolo scritto da Andrea Volpini super mega interessante e continuerò a scrivere per questo blog perché voglio condividere, in italiano, dopo averli studiati, articoli incredibili che WordLift, l’azienda che ha sviluppato l’omonimo tool che fa incontrare l’intelligenza artificiale con la SEO da tempo, già scrive e che io, generalmente, leggo in inglese.

Questo articolo fornisce una panoramica sull’AI generativa e su come potrebbe essere potenzialmente utilizzata nel contesto della SEO. 

I modelli di linguaggio sono in continua evoluzione e, ad oggi, gli strumenti più conosciuti tra cui ChatGPT o Midjourney, riescono già a elaborare molte task come:

  • intrattenere conversazioni;
  • scrittura di codice;
  • azioni SEO come la scrittura di meta description;
  • traduzioni; 
  • creazione di immagini, video ed oggetti 3D; 
  • sintesi e comprensione del linguaggio parlato.

La qualità del contenuto è elevata, ma deve essere supervisionata da un content manager che coordina tutti i contenuti aziendali e utilizza il linguaggio appropriato per il tuo settore.

Prima di procedere, se sei nuovo a questo argomento, ti consiglio di consultare la guida preparata da Andrea Volpini sui modelli di linguaggio.

Passiamo ora alla parte che mi interessa: la SEO. Il team di Wordlift utilizza l’intelligenza artificiale per creare migliaia di contenuti ogni mese per diversi siti web, inclusi:

  • descrizioni di prodotti;
  • FAQ;
  • meta description;
  • brevi riassunti del testo. 

Inoltre, Wordlift collabora attivamente con realtà come OpenAI, Microsoft e Jina AI per implementare il proprio software e intervenire nei flussi di lavoro dei loro clienti, che includono PMI e grandi imprese.

Come utilizzare l’AI per la SEO

Analizziamo le principali innovazioni nel campo dei modelli linguistici al fine di valutare le potenziali applicazioni nella SEO.

Come utilizzare l’AI per la SEO

Scrittura del testo

Questo è il settore in cui l’intelligenza artificiale sta progredendo più rapidamente e sta ottenendo i migliori risultati. Digitando un prompt dettagliato, è possibile ottenere testi per le pagine, le schede prodotto, gli articoli e le meta description del tuo sito. 

Non lasciamo però alle AI la nostra conoscenza in materia, è fondamentale soffermarsi sul testo per portare il contributo peculiare, la mission e la vision dell’Azienda. Fondamentale, perché, in un mondo sempre più AI addicted il rischio è quello di rendere piatto e generalista ogni argomento mancando di rispetto al nostro bene più prezioso: il potenziale cliente e il cliente stesso. 

Non serve posizionarsi bene se poi il contenuto non porta nessun valore aggiunto a chi legge, non è originale, non ci fa conoscere per le nostre caratteristiche e non spinge a generare community attorno a noi. 

Abbiamo la possibilità di velocizzare alcuni processi? Benissimo, allora usiamo il tempo risparmiato per generare testi che portino a convertire davvero!

Creazione di link interni

Nella SEO, i link interni sono un elemento importante perché aiutano i motori di ricerca a comprendere l’architettura di un sito web e le relazioni tra le diverse pagine. Inoltre, permettono agli utenti di navigare da una risorsa all’altra del sito.

L’intelligenza artificiale ci supporta nella creazione di link efficaci, attraverso la creazione di prompt con estrazioni di dati da tool che hanno i volumi di ricerca, prendendo in considerazione anche la semantica e le entità e analizzandoli. 

Vi lascio al lavoro di Wordlift sull’automazione dei link interni per i siti di e-commerce mediante l’utilizzo di modelli linguistici di ampio spettro (LLM) che è favoloso!

Generazione automatica delle FAQ

Implementare una pagina FAQ, che racchiude le domande più frequenti legate ai prodotti e servizi aziendali, è diventata una pratica comune nella creazione dei contenuti di un sito web.

L’inserimento di metadati nei contenuti permette di comunicare meglio con i motori di ricerca, consentendoci di comparire:

  • nella sezione “Le persone hanno chiesto anche” (People Also Ask);
  • nei risultati zero (featured snippet) in SERP; 
  • tra i risultati della ricerca vocale dell’Assistente Google, che grazie ai metadati ha a disposizione più informazioni.

I flussi di lavoro per creare ed implementare le FAQ sono sofisticati e sfruttano diversi modelli di intelligenza artificiale. 

Wordlift assiste SEO e copy nelle diverse fasi: la ricerca dell’argomento, la scrittura della risposta, la revisione, l’aggiunta di link interni e la validazione del tone of voice.

Generazione automatica delle FAQ

Scrittura delle descrizioni dei prodotti

Magari questa è la volta buona in cui avremo sempre foto e descrizioni di tutti i prodotti. È sempre stato un mio cruccio e mi spingo a chiedere spesso al cliente di valutare, quantomeno, di poter creare delle schede ad hoc per i prodotti di punta, quelli a più alto margine, che caratterizzano la propria anima. 

Ora, con le AI è possibile, quantomeno, avere contenuti che possano contribuire al posizionamento organico delle singole schede prodotto e dare delle importanti informazioni prima di comprare (che poi è anche un bellissimo modo per supportare l’ambiente, se sai bene cosa compri non parti di reso, se non rendi la merce eviti un viaggio inutile che inquinerebbe).

I modelli linguistici, infatti, sono perfetti per creare descrizioni di prodotti di alta qualità per gli e-commerce, con l’obiettivo di stimolare le vendite. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale in questo processo permette di ridurre i tempi e i costi di realizzazione e, con la supervisione dei copywriter, permette di lavorare su migliaia di prodotti al giorno mantenendo un risultato di qualità.

La vera innovazione si verificherà quando sfrutteremo l’intelligenza artificiale, il suo apprendimento automatico e la sua capacità di analisi dei dati dei prodotti dell’e-commerce per migliorare costantemente le descrizioni, basandosi sui feedback ricevuti.

Aumento di performance delle pagine prodotto scritte con l'AI

Creazione di meta description

L’impiego dell’intelligenza artificiale per automatizzare la creazione di meta description è ormai pratica comune. 

Perché le AI sono uno strumento utile nella creazione di meta description? Immagina di lavorare in una testata giornalistica con persone che non sono esperte di SEO. Un aiuto artificiale che riassume rapidamente il contenuto e inserisce la CTA finale può sostenerti a raggiungere un obiettivo comune: far leggere i vostri contenuti.

Scrittura del testo introduttivo della pagine di categoria

Anche per le pagine di categorie è assolutamente semplice scrivere ormai il testo della pagina di categoria. È necessario, però, evitare di prendere in giro chi legge fornendo testi che non abbiano il tone of voice aziendale, non raccontino qualche chicca dei prodotti presenti o degli articoli di blog racchiusi in quella categoria. 

Le persone vogliono informarsi online e comprare da chi apprezzano e abbiamo video, testi ed immagini per arrivare alle persone, non lasciamo sia un’AI non controllata a parlare per noi: i clienti sono il bene più prezioso.

Creazione automatica dei dati strutturati

L’arricchimento dei dati strutturati e del Knowledge Graph sta diventando essenziale sia per ottenere nuove funzionalità nei risultati della SERP, sia per aiutare i motori di ricerca a comprendere il contenuto e le relazioni tra le entità.

WordLift è un software che aiuta nel riconoscimento delle entità trattate nel contenuto e nell’estrazione degli argomenti da inserire nei dati strutturati. Leggi l’articolo di Wordlift se desideri comprendere come potenziare lo schema di markup con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.

Chatbot

I nuovi modelli di linguaggio comprendono meglio le conversazioni e i contesti di riferimento, diventando strumenti strategici per dialogare con i clienti. Le AI possono essere integrate sia nelle chat dei siti web che nelle pagine aziendali sui social media, aiutando e alleggerendo il customer care aziendale.

Qual è il ruolo della SEO nella creazione di un’esperienza conversazionale? Da anni forniamo dati a Google, addestrandolo a fornire la migliore risposta nel minor tempo possibile. Aiutiamo i suoi algoritmi a comprendere e creare coppie di domande-risposte, accumulando un bagaglio di esperienza che ora applichiamo anche in altri settori.

Wordlift utilizza il modello di linguaggio GPT-3 per fornire un chatbot da utilizzare nei canali aziendali, investendo nel marketing conversazionale con l’obiettivo di accompagnare i potenziali clienti lungo il customer journey.

Chatbot con AI di Wordlift

Modelli di codice

L’intelligenza artificiale sta già avendo un impatto significativo nel mondo del codice e degli sviluppatori.

Secondo uno studio recente condotto su GitHub, gli sviluppatori si sentono più appagati quando utilizzano l’IA in modalità di pair-programming.

Ma in cosa consiste? Il pair-programming è una pratica comune nello sviluppo software in cui due programmatori lavorano insieme su un unico codice. Uno guida l’attività, chiamato “driver”, mentre l’altro osserva e fornisce feedback, chiamato “navigator”. L’arrivo dell’intelligenza artificiale permette di avere un compagno sempre disponibile, un assistente basato su modelli di linguaggio che supporta i programmatori nel loro lavoro. Questi strumenti possono offrire suggerimenti, correzioni automatiche, completamenti di codice intelligenti e altre funzionalità che facilitano il processo di sviluppo e migliorano l’efficienza e la qualità del lavoro dei programmatori.

L’evoluzione ha portato anche a diverse preoccupazioni riguardo le violazioni della proprietà intellettuale introdotte da modelli come GitHub Copilot. Tuttavia, anche nella generazione del codice, le AI stanno iniziando a svolgere un ruolo di rilievo.

Da testo in Regex

Un caso d’uso dell’intelligenza artificiale nella SEO consiste nella conversione dall’italiano semplice in regex per aiutarti a filtrare i dati in Google Search Console. E assicuro che è la bellezza assoluta visto che non sempre è così semplice farlo precisamente, cosa che si può assolutamente pensare grazie alle AI.

Danny Richman, super SEO di Londra da più di 20 anni, ha studiato questa applicazione, e se desideri saperne di più, ecco la sua guida sull’AI e le regole.

Creazione di immagini con l’intelligenza artificiale 

Le AI per la generazione di immagini stanno rivoluzionando l’industria dei contenuti. Abbiamo osservato immagini generate dall’AI diventare virali in pochi mesi e addirittura vincere l’AI Sony World Photography Awards 2023.

Ogni software che genera immagini ha le sue peculiarità: Midjourney produce immagini più fantasy, DALL·E 2 Stable Diffusion forniscono risultati più realistici.

Ma come funzionano questi modelli di linguaggio? I software sopra citati utilizzano il Contrastive Language-Image Pre-Training di OpenAI, addestrato su una vasta quantità di coppie (immagine, testo). Analizza la similarità semantica tra un testo e un’immagine e, partendo da poche parole, genera un risultato visivo. Più siamo specifici nella nostra descrizione, migliore sarà la qualità del risultato.

Ma perché può essere utile creare immagini con le AI per la SEO? L’ottimizzazione non riguarda solo elementi tecnici e testi, ma il contenuto in generale.

Per quanto vorremmo un mondo perfetto, con immagini incredibili di prodotti, ricche di particolari per invogliare il nostro potenziale cliente a comprare proprio da noi, questo non accade sempre, anzi. In questo modo, possiamo invece supportare alla grande:

  • immagini interessanti utili per i nostri microdata prodotti;
  • contenuti wow anche per le promo ADS classiche, Google Shopping addicted;
  • facilità di ottenere risultati anche da Google Lens, ormai strausato;
  • possibilità di contenere i resi grazie alla descrizione fotografica (e i resi a chi gestisce gli ecommerce costano).

Aumentare la risoluzione delle immagini

I modelli di intelligenza artificiale possono essere utilizzati per aumentare la risoluzione delle immagini da inserire negli articoli di blog o prodotti.

Come anticipato in precedenza, l’ottimizzazione delle immagini per la SEO è fondamentale, specialmente quando combinata con dati strutturati, poiché aiuta ad aumentare il tasso di clic.

Per chi desidera testare la generazione di immagini partendo da un testo o addirittura da altre immagini, ecco un elenco di strumenti che possono essere utilizzati:

  • Dream Studio, sviluppato dallo stesso team che di Stable Diffusion;
  • Diffusion Bee (disponibile solo per Mac), che consente di utilizzare Stable Diffusion direttamente sul proprio computer locale;
  • DALL·E 2 di OpenAI, un sistema di intelligenza artificiale per la creazione di immagini realistiche;
  • Midjourney, per la generazione di arte con l’uso di AI.

Check dei prodotti ecommerce

Sfruttando l’intelligenza artificiale e il principio dell’inferenza visiva, è possibile verificare la corrispondenza tra il testo e le immagini dei prodotti di un e-commerce.

Immagina una valutazione automatica, eseguita dalle AI, su ampi cataloghi di prodotti potenzialmente infiniti. Wordlift ha addestrato un modello in grado di analizzare le immagini e verificare la corrispondenza con il testo che descrive ciascun prodotto.

Check dei prodotti di un e-commerce fatti con l'intelligenza artificiale

Generare immagini prodotto per ecommerce con l’AI

Investire sull’esperienza utente e sulla presenza delle immagini nella pagina prodotto è una gioia per i SEO Specialist, te lo dicevo poco fa!

Il team di Wordlift sta lavorando in questa direzione, con l’obiettivo di creare immagini dei prodotti:

  • in contesti diversi (cambiando lo sfondo, cambiando lo stile);
  • indossati da modelli;
  • rappresentato da diverse angolazioni.

Mi permetto di dire: e che modello il nostro Andrea!

Generare immagini prodotto per ecommerce con l’AI

Generare video

I progressi compiuti nel campo della generazione di immagini con l’intelligenza artificiale hanno aperto la strada alla creazione artificiale di video.

Microsoft, Meta e Google stanno già implementando modelli in questo campo. Wordlift porta all’attenzione Make-a-video di Meta, un interessante esperimento che presenta lo stato dell’arte in questo settore.

Convertire l’audio in testo

Whisper è un modello di riconoscimento del linguaggio parlato sviluppato da OpenAI. Questo caso studio mostra come l’intelligenza artificiale stia rivoluzionando anche il mondo dei podcast, dei video e, indirettamente, quello dei blog e dei social.

Whisper è stato addestrato su 680.000 ore di dati multilingue e multicomponente, cioè tracce audio con più persone che parlavano contemporaneamente, portando il riconoscimento automatico del linguaggio parlato (ASR) a un nuovo livello. Il software ti permette di:

  • aggiungere automaticamente sottotitoli, sia nella lingua del video che tradotti;
  • trascrivere automaticamente il contenuto audio;
  • riassumere il video in poche frasi.
Convertire l’audio in testo grazie all'intelligenza artificiale

Se sei interessato ad approfondire, leggi il tutorial dove Wordlift spiega il codice di Whisper da utilizzare per produrre sottotitoli, generare un riassunto ed estrarre domande e risposte.

Ed è davvero importante pensarci, esempio pratico per chi, come me, genera contenuti costantemente per aumentare la propria popularity e ricevere richieste d’offerta (già, non lo faccio per ego e manco perché sono una buona samaritana):

  • registro un vocale dopo aver letto un contenuto interessante, oppure mi viene consegnato il video di un mio intervento, o preparo un microvideo da un minuto e mezzo per le piattaforme social;
  • usiamo whisper sia per “sbobinare” i miei testi che per avere i sottotitoli sui nostri video;
  • lavoriamo i contenuti per il piano editoriale delle settimane (prova a pensare, per uno speech di 15 minuti quanto materiale si può produrre).

Questo mi permette di ottimizzare i miei tempi e portare contributi utili alla mia community, con il tempo risparmiato posso dedicarmi con più serenità alle attività lavorative della giornata ma, anche, alle ore passate a studiare strategia e crescere la mia conoscenza digital. Non si smette mai di imparare!

Modelli 3D

Google e NVIDIA, due aziende americane, hanno creato nuovi modelli di linguaggio che creano rappresentazioni 3D. L’obiettivo è creare oggetti virtuali che abitano il metaverso o la realtà aumentata.

Creare modelli 3D del prodotto con l'AI per inserirli nelle SERP

È un’innovazione interessante per il marketing e la SEO? Sì, perché si stanno sviluppando sempre più customer journey integrati con la realtà aumentata, in particolare nel settore fashion e retail.

La creazione di modelli 3D con l’aiuto dell’IA sarà di supporto. Secondo i dati presentati durante il Netcomm Forum, l’utilizzo dell’AR sta guadagnando terreno negli e-commerce, dove gli utenti possono provare virtualmente i prodotti prima di acquistarli.

Inoltre, Google ha introdotto i modelli 3D nelle SERP. Lilian Rincon, Senior Director of Product Shopping di Google, ha anche confermato che l’azienda sta lavorando attivamente su una tecnologia per facilitare la creazione di modelli 3D.

Come utilizzare l’AI nella nostra strategia? 

L’AI è ancora nelle fasi iniziali, ma grazie alla tecnologia open source e a startup come OpenAI, sta evolvendo rapidamente. Nell’ambito della SEO, lo studio delle possibili applicazioni dell’intelligenza artificiale per l’ottimizzazione è ancora in una fase pionieristica.

Andrea Volpini, nei suoi articoli, afferma che alcuni dei software in fase di sviluppo sembrano simili alle prime applicazioni per l’iPhone o ai siti web degli anni ’90. Il team di Wordlift si impegna quotidianamente per analizzare come applicare l’intelligenza artificiale nella SEO con un unico obiettivo: generare flussi di lavoro nativi dell’IA per l’ottimizzazione.

Per accogliere queste innovazioni le aziende dovrebbero:

  • sviluppare una data factory, ovvero un’infrastruttura o un ambiente dedicato alla raccolta, all’elaborazione e alla gestione efficiente dei dati. Una data factory mira a creare un flusso affidabile e scalabile per la gestione dei dati, consentendo alle AI di accedere alle informazioni necessarie per l’analisi, la visualizzazione o l’elaborazione.

    Il software di Wordlift genera valore per il business quando, grazie al bacino di dati fornito, apprende e perfeziona il suo modello di intelligenza artificiale, riuscendo poi a replicarlo velocemente su larga scala. Ad esempio, se lavori su un grande e-commerce e hai bisogno di convalidare rapidamente le schede prodotto generate dall’intelligenza artificiale, è necessaria una data factory con tutte le informazioni perché l’AI verifichi le descrizioni e le risorse inserite. Allo stesso modo, raccogliere i dati in un’infrastruttura e creare un knowledge graph dell’azienda permette di addestrare il chatbot in pochi minuti, così come di creare la pagina delle FAQ.

    Se sei un’azienda, inizia quanto prima a raccogliere i dati, organizzarli semanticamente e crea la tua data factory. Senza questo passaggio, non puoi intraprendere il percorso di innovazione.
  • Migliorare i prompt, integrare l’IA nei processi di lavoro e chiedere all’uomo di supervisionare: questa frase richiama il periodo dell’industrializzazione. Stiamo vivendo una nuova rivoluzione eppure, parte della risposta la troviamo nella storia: l’uomo deve supervisionare il lavoro della macchina.

    Andrea Volpini mi ha raccontato che quando parla con altre persone dell’AI è interessato a comprendere due aspetti: come gli esseri umani sono coinvolti nel processo di validazione che stanno attuando e come viene revisionato il contenuto. 

Come è strutturata internamente all’azienda la pipeline per la convalida dell’output dell’IA?

Ed è anche la mia domanda perché, per ora, sempre più spesso mi capita di vedere contenuti terribili sia a livello di sintassi che di ortografia, ricchi di banalità quando sarebbe più interessante utilizzare il tempo risparmiato per la creazione di contenuto per arricchire il testo, aggiungere immagini, generare video, pensare a modi interessanti di affascinare chi ci legge. 

Che poi: se continuiamo ad immettere contenuti solamente copiati e incollati dalle AI, che cosa potrà imparare di così fantastico da noi per poter restituire contenuti sempre più interessanti? 

  • Attenzione all’eticità delle azioni. Le potenzialità dell’intelligenza artificiale sono impressionanti, così come le minacce che si celano. Da alcuni mesi, in Europa e nel resto del mondo, emergono interrogativi legati ai temi del copyright, delle fake news e della creazione di contenuti che accentuano i pregiudizi culturali.


In risposta a queste domande, durante la sua ultima convention annuale, Google ha sottolineato l’importanza di assicurarci che gli utenti siano informati quando leggono o interagiscono con contenuti sintetici. Pertanto, il motore di ricerca integrerà anche un watermark, insieme all’intelligenza artificiale, per segnalare questi contenuti.

Anatomia del Prompt perfetto

L’anatomia del prompt dipende dalle parole che utilizziamo per crearlo. Quando Andrea Volpini ne parla, racconta che questo modo di dare comandi gli ricorda il web dei primi anni 2000. All’epoca, la ricerca non era come la vediamo oggi ed era possibile ottenere i risultati desiderati solo con la parola chiave corretta. Allo stesso modo, quando creiamo un prompt, dobbiamo capire quali parole chiave caratterizzano una determinata espressione o uno stile artistico che desideriamo riprodurre.

BOOM database, comprendere le basi del modello di linguaggio per costruire un prompt perfetto

Questa è un’anteprima dei dati utilizzati per addestrare BLOOM, un modello di linguaggio open source creato grazie ai finanziamenti di HuggingFace e dell’Europa. L’immagine rappresenta 10 milioni di frasi in lingua inglese e corrisponde solo all’1.25% delle informazioni che consentono a BLOOM di funzionare.

Più dati sono disponibili, più complesso diventa il modello di linguaggio addestrato e maggiore sarà la sua capacità di fornire risposte specifiche ed accurate a determinati prompt. È una catena in cui dati e prompt sono interdipendenti.

Tutto lineare fino a quando arriva GPT-3 e rivoluziona il mondo dei modelli di linguaggio, introducendo il concetto di impostazioni few-shot. 

Le impostazioni few-shot sono configurazioni per addestrare modelli di intelligenza artificiale che richiedono solo pochi esempi di dati di input per apprendere nuove attività o compiti. Solitamente, questi modelli utilizzano una quantità di dati nell’ordine di alcune decine o centinaia, rendendo l’apprendimento più rapido ed efficiente.

Nel paper ufficiale pubblicato da OpenAI si legge:

Abbiamo addestrato GPT-3, un modello di linguaggio autoregressivo con 175 miliardi di parametri, 10 volte più grande rispetto a qualsiasi modello di linguaggio apparso precedentemente, e abbiamo testato le sue prestazioni nell’impostazione few-shot“.

Il modello di linguaggio autoregressivo di GPT-3

Indipendentemente dal modello di linguaggio e dal software utilizzato, ci sono dei principi cardine che permettono di realizzare un prompt perfetto. 

Vediamoli insieme:

  • Meta-istruzioni: istruzioni più specifiche che aiutano il modello di linguaggio a comprendere l’output desiderato. Ad esempio, è possibile inserire nel prompt richieste come “sintetizza questo testo per uno studente di seconda elementare” o “scrivi il seguente testo come se fossi un esperto SEO”.

Le meta-istruzioni stanno diventando sempre più importanti nel marketing, sia perché permettono di elaborare un contenuto testuale più personalizzato, sia perché Google sta addestrando modelli di linguaggio come FLAN-T5 basati esclusivamente sulle meta-istruzioni, con ottimi risultati. Dai vari test è emerso che i modelli di linguaggio producono output migliori se nel prompt si utilizzano espressioni come “una ricetta passo dopo passo per preparare la pasta alla bolognese” o frasi come “pensiamo passo dopo passo, qual è il significato della vita”.

  • Tipologia di contenuto: è fondamentale fornire istruzioni all’interno del prompt sulla tipologia di contenuto desiderato, che sia testo o immagine, soprattutto quando si utilizzano software addestrati per entrambe le opzioni. Ad esempio, se desidero che CLIP, un’intelligenza artificiale in grado di lavorare con entrambi i tipi di contenuto, estragga le caratteristiche da un’immagine di un prodotto, posso iniziare con “una fotografia di”. L’obiettivo è aiutare il modello a comprendere il tipo di output che mi aspetto venga generato.
  • Descrizione del soggetto: l’anatomia del prompt perfetto è descrittiva. Quando creiamo il prompt, dobbiamo descrivere nel modo più dettagliato possibile l’immagine e il prodotto che vogliamo identificare. In questa fase avere il Knowledge Graph aziendale ed una robusta tassonomia ci permette di fare grandi cose. In questo modo possiamo creare una descrizione di un prodotto da inserire nell’e-commerce o l’immagine che la accompagna.
Prompt descrittivo, descrive nel dettaglio l'output desiderato
  • Tone of voice: quando si scrive un testo con l’aiuto dell’AI, il tone of voice deve essere incluso nelle istruzioni. Ad esempio, “voglio scrivere [a, b, c] con lo stile di Allen Ginsberg”.

Se invece desideriamo lavorare sulle immagini anziché generare un testo, il tone of voice si traduce nello stile pittorico. Possiamo fare riferimento allo stile di un famoso pittore o fotografo. Ti consiglio di includere anche possibili materiali e tecniche di tuo interesse, come l’arte digitale, la carta da tarocchi, la concept art, la simmetria, il surrealismo, il divino, la pittura ad olio, ecc.

  • Formato dell’output desiderato: sia che desideri generare un’immagine che un testo, è necessario inserire il formato desiderato. Vuoi la grafica di un post su un social media o la copertina di una rivista? Se ci occupiamo di un’immagine, il prompt deve includere aspetti come il rapporto d’immagine, l’angolazione della telecamera, la risoluzione e il tipo di obiettivo. Se invece desideri un testo, puoi scegliere tra il genere fantasy o la poesia.
  • Parametri aggiuntivi: così come nella SEO utilizziamo le espressioni regolari (regex), per la scrittura dei prompt disponiamo di parametri aggiuntivi che ci consentono di personalizzare il comando. Possiamo, ad esempio, attribuire maggiore importanza a determinate parti del prompt o fornire indicazioni su ciò che non vogliamo. Ad esempio, in Stable Diffusion, tutto ciò che segue “###” verrà interpretato come un prompt negativo.
  • Immagini o altri file: in alcuni software è possibile creare un prompt unendo testo ed immagini. Questo apre enormi opportunità poiché possiamo lavorare con modalità multiple.

Come iniziare a scrivere prompt?

Integrare l’intelligenza artificiale all’interno dei processi aziendali sta diventando un must, poiché consente di aumentare la produttività in diversi settori, in particolare nella scrittura dei contenuti e nell’ambito della SEO.

I ragazzi di WordLift ci regalano già dei suggerimenti speciali:

Come generare copertine degli articoli blog con l’AI

L’intelligenza artificiale ti consente di generare immagini uniche e specifiche per i tuoi contenuti, da utilizzare sia sui social media che sul blog aziendale. Le immagini svolgono un ruolo fondamentale nella SEO e contribuiscono ad aumentare il tasso di apertura di un articolo, un po’ come quando scegliamo un libro dalla sua copertina.

Per generare un’immagine di copertina per un articolo del blog utilizzando l’intelligenza artificiale, è necessario inizialmente creare manualmente un set di dati di addestramento di alta qualità. Successivamente, sarà possibile ottimizzare il processo rendendolo scalabile attraverso flussi di lavoro semiautomatici.

Messa a punto del modello di linguaggio

In alternativa, è possibile accedere a siti come Stable Diffusion, digitare il prompt e ottenere l’output desiderato. 

Wordlift, insieme a Seppe Van den Berghe, un illustratore, ha avviato un progetto che studia l’interazione tra arte e intelligenza artificiale. Il risultato? Dai un’occhiata all’immagine di copertina di questo articolo.

Il modello linguistico crea qualcosa di simile, ma è ancora lontano dall’essere altrettanto bravo come Seppe. Nella maggior parte dei casi, manca di composizione semantica.

Copertina blog creata dal language model di Wordlift paragonata con le illustrazioni di Van Den Bergh

L’arte alimentata dall’IA non sostituirà gli illustratori nel prossimo futuro. Tuttavia, illustratori lungimiranti come Seppe si rendono conto delle potenzialità della tecnologia e stanno iniziando a utilizzarla nei loro processi creativi, innovando la propria arte.

Come aiutare Wordlift a migliorare?

L’obiettivo del team di Wordlift non consiste nel sostituire gli esseri umani con l’intelligenza artificiale, ma nel potenziare le loro capacità con l’aiuto dell’IA. La base del processo di sviluppo del loro software sono i feedback che ricevono.

Ad esempio, per la loro intelligenza artificiale può essere semplice selezionare le entità trattate in un articolo del blog, ma grazie al tuo feedback è possibile indirizzare il modello e migliorarlo. Segnalando imprecisioni o verificando la qualità dell’output, i dati di addestramento diventano più robusti, la qualità dell’output aumenta e Wordlift riesce a facilitare maggiormente i tuoi flussi di processo.

Man mano che gli utenti forniscono ulteriori input e feedback, i dati di addestramento crescono (fino a migliaia) e possono essere utilizzati modelli di dimensioni più ridotte.

Grazie ai feedback e all’autoapprendimento dell’IA, i modelli continuano a evolversi e la capacità di individuare imprecisioni migliora automaticamente durante la fase di convalida, e possono essere aggiunti più dati sintetici nell’addestramento.

Come aiutare il modelli di linguaggio di Wordlift a migliorare?

Come sarà fare SEO nel futuro?

Un bel cinema e non vorrei più manco chiamarla SEO ma, semplicemente, canale organico. 

Dovremmo avere più tempo per analizzare ciò che accade nei nostri siti web e non solo, guardare agli altri canali di conversione, capire come poter lavorare all’unisono con gli altri specialisti digital e trovare il modo migliore di rendersi unici oltre che primi. Contando che non abbiamo ancora ben chiaro come sarà GoogleSGE, cosa comporterà in SERP e chi avrà la meglio.

L’AI generativa nell’ambito dell’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO) rappresenta una risorsa strategica per la crescita online, come dimostrano i casi studio riportati da Wordlift. Grazie all’integrazione dei loro modelli di linguaggio, con particolare attenzione ai microdati, l’azienda ha ottenuto un aumento del +321% del traffico su siti come Tharawat Magazine.

Nel contesto dell’ottimizzazione dei motori di ricerca, l’attenzione è posta sull’accurata gestione dei metadati, che comprende la cura dei grafi di conoscenza e la pubblicazione di dati strutturati, oltre all’ottimizzazione dei contenuti.

Qual è la situazione attuale? I modelli di linguaggio sono in continua evoluzione: sono in grado di interagire con risorse cognitive esterne, come i grafi di conoscenza, e possiamo lavorare con multi-prompt, cioè inserendo sia immagini che testo nei comandi. Tutto ciò apre nuove opportunità per l’utilizzo dei modelli di intelligenza artificiale che scopriremo a breve.

Ed eccoci qui, alla fine di questo fantastico articolo tradotto dall’inglese all’italiano con ChatGPT, controllato dalla mia apprendista SEO (così si studia) Nicole Mottin e ripreso, letto, studiato e reso più alla Bezzi Style dalla sottoscritta.

Ci vediamo il prossimo mese con un nuovo articolo scritto a millemila mani umane e una artificiale per poterti dare tanti spunti. 

Se hai domande, vuoi saperne di più di WordLift, stai pensando a come far crescere più velocemente il tuo business online, ti basterà scrivere una mail o twittare con Andrea Volpini. 

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