By Maria Silvia Sanna

7 anni ago

Alcuni contenuti del tuo sito web rappresentano l’essenza del tuo lavoro e sono pensati per trasmettere il tuo messaggio a un pubblico più ampio. Questi contenuti autorevoli, offrono una descrizione approfondita dei temi di tuo interesse.  In WordLift, chiamiamo questi contenuti entità. Sono la quintessenza degli interessi del tuo pubblico. Le entità offrono un contesto […]

Alcuni contenuti del tuo sito web rappresentano l’essenza del tuo lavoro e sono pensati per trasmettere il tuo messaggio a un pubblico più ampio. Questi contenuti autorevoli, offrono una descrizione approfondita dei temi di tuo interesse. 

In WordLift, chiamiamo questi contenuti entità. Sono la quintessenza degli interessi del tuo pubblico. Le entità offrono un contesto ai tuoi lettori e collegano tra di loro i tuoi articoli in una fitta rete di significati.

Usare WordLift su un sito web significa costruire una rete semantica tra entità e articoli per aiutare sia persone che macchine a comprendere al meglio i tuoi contenuti.Con WordLift 3.15, abbiamo lavorato fianco a fianco con un autorevole gruppo di esperti per permetterti – finalmente – di trasformare i tuoi contenuti in entità con un semplice click.

I siti web sono micro-ecosistemi dentro un ecosistema più grande

In un modo o nell’altro, tutti i contenuti di un sito web sono inteconnessi. Inoltre, sono raggiungibili da un gran numero di punti d’accesso esterni: gli utenti arrivano dalla ricerca organica, dalle campagne di advertising, dai social media, dai link su altri siti, dai chatbot, dai QR code posizionati nel mondo fisico…

Un sito web aziendale è un’estensione dell’organizzazione, proprio così come un blog personale è un’estensione dell’identità dell’autore.

In altre parole una pagina web non è mai solo una pagina web: non solo è connessa a molte altre pagine dentro e fuori dal sito al quale appartiene, ma fa anche parte di un più ampio ecosistema di significati condivisi.

Nell’era degli ecosistemi, vedere il quadro d’insieme è più importante che mai, ma allo stesso tempo più difficile. Non solo siamo costretti a stare nei nostri compartimenti e nell’ambito della nostra specializzazione professionale, noi vogliamo starci. Ci sentiamo al sicuro. Ma non lo siamo. Questo non un buon momento per starsene al proprio posto. Dobbiamo passare dalle scatole ai vettori. Il domani appartiene a chi crea connessioni.

Peter Morville, Intertwingled

Quando provi a organizzare il tuo sito web pensando all’interno dei suoi confini, ci sarà sempre un fattore esterno in grado di introdurre entropia nel tuo sistema. Come il famoso virus descritto da Peter Morville nel primo capitolo del suo Interwingled, che ha decimato dozzine di lupi nell’ecosistema dell’Isle Royale National Park – in Michigan, molto vicino al confine canadese. Se non identifichi i pilastri attorno ai quali si sviluppano i tuoi contenuti, qualsiasi novità farà tremare l’organizzazione del tuo sito.

Al contrario, prova a capire il quadro d’insieme, guarda il tuo sito dall’alto e trova i suoi pilastri e le connessioni significative che ne costituiscono l’ossatura. E, ovviamente, man mano che il tuo sito cresce devi costruire nuovi pilastri coerentemente con gli sviluppi del piano editoriale.

Un po’ come un castello, con lunghi corridoi che collegano camere grandi e piccole e altre navate, così il tuo sito web ha contenuti principali, collegamenti e altri elementi strutturali.

Le connessioni tra i tuoi pillar content e tutte le altre pagine diventano i vettori che definiscono l’esperienza utente sul tuo sito web.

Parti dai tuoi contenuti e lascia che WordLift si occupi del resto

In WordLift le entità sono raggruppate in un vocabolario interno: devi riflettere attentamente e scegliere con attenzione i contenuti chiave che una volta trasformati in entità faranno parte del tuo vocabolario di partenza. È una scelta strategica che avrà un forte impatto sul tuo sito web.

Selezione contenuti pilastro

Osserva i tuoi contenuti. Immagino che molti articoli siano strettamente correlati con le notizie e gli eventi accaduti nel periodo in cui sono stati pubblicati.

Vai più a fondo. Probabilmente troverai alcuni testi che hai scritto per definire un concetto o introdurre per la prima volta un nome – di una persona, un’organizzazione, un luogo o un evento – che ha un ruolo importante nel tuo piano editoriale.

L’obiettivo di un articolo dovrebbe essere raccontare una storia o esprimere un’opinione su qualcosa. Al contrario, se scrivi con l’obiettivo di definire qualcosa, usando soltanto (o principalmente) dati di fatto o informazioni oggettive – proprio come farebbe una pagina di Wikipedia – allora la tua pagina è scritta proprio come un’entità.

Guarda i contenuti che si candidano a entrare nel tuo vocabolario e prova a rispondere a queste tre domande:

  1. descrivono concetti e nomi rilevanti e ricorrenti nel tuo sito web?
  2. possono essere usati per determinare il contesto intorno ai tuoi articoli? I tuoi lettori potrebbero usarli per comprendere meglio i tuoi testi?
  3. possono servire a capire meglio le connessioni tra le altre entità del vocabolario?

Se puoi rispondere affermativamente almeno a una di queste domande, allora è una buona idea trasformare alcuni dei tuoi contenuti esistenti in entità. Diventeranno un mezzo per collegare semanticamente gli articoli attraverso link interni e raccomandazioni di contenuti.

Se vuoi saperne di più, non perderti questo articolo che contiene le 8 regole su come creare un vocabolario (in inglese) per il tuo sito web.

Una release sviluppata con il ? e… con l’aiuto dei nostri clienti

WordLift 3.15 è un passo avanti fondamentale nell’esperienza d’uso del nostro plugin, specialmente nelle fasi iniziali. A essere onesti, non ci siamo arrivati da soli: siamo qui grazie all’aiuto e all’impegno di un gruppo selezionato di super esperti del marketing, che ci hanno messi alla prova aiutandoci a sviluppare questa nuova release.

Negli ultimi mesi, WordLift è stato scelto per organizzare i contenuti di grandi siti editoriali che contengono centinaia di migliaia di pagine e possono vantare un traffico significativo (parliamo di oltre 5 milioni di visite al mese). Questi siti web contenevano già contenuti che definiscono, descrivono e contestualizzano la loro base di conoscenza. Sia che fossero articoli o pagine, non aveva senso creare nuove pagine per costruire un vocabolario. Aveva molto più senso sfruttare i contenuti già esistenti.

Quest’estate, per migliorare il nostro plugin, abbiamo chiamato a Roma David e Mark e abbiamo coinvolto un selezionato gruppo di clienti e professionisti del digital marketing in un hackathon di due giorni per esplorare nuove soluzioni con l’obiettivo di organizzare al meglio i contenuti di grandi siti web attraverso il modello basato sulle entità di WordLift.

WordLift Hackathon for WordLift 3.15

Il nostro team di sviluppo e design al lavoro durante l’hackathon. Da sinistra verso destra: il nostro UX Designer Claudio Salatino, il nostro CTO David Riccitelli e il nostro sviluppatore Mark Kaplun

Abbiamo raccolto alcuni suggerimenti da consulenti SEO molto esperti come Mark Bryce Sharron e Roberto Serra, e abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci sul problema del cold start di WordLift con il famoso growth hacker e blogger italiano Raffaele Gaito che ci ha dato un consiglio semplice che abbiamo tenuto a mente:

«Uscite dai panni dell’imprenditore (e degli sviluppatori) ed entrate in quelli del cliente!»

In altre parole: semplificate la vita dei vostri utenti.

Abbiamo lavorato sulla nuova release con queste parole in testa. Non appena il primo prototipo era pronto abbiamo chiesto a Rainer Edlinger, uno dei nostri clienti di lunga data, di provare la versione 3.15 sul suo blog Whisky Circle.Per molti anni, Rainer ha documentato i luoghi chiave e i produttori di Whisky più celebri al mondo e non vedeva l’ora di trasformare questi articoli in entità. Grazie a lui, abbiamo ottimizzato il search box che permette di trovare entità corrispondenti nel Linked Data Cloud.

Ed eccoci qui, con WordLift 3.15

Vuoi toccare con mano?  ?  Prova WordLift GRATIS! Scopri come funziona qui sotto. ?

Costruisci il tuo vocabolario con i contenuti del sito web

Trasformare contenuti e pagine esistenti in entità è davvero semplice.

From article to entity - WordLift 3.15

Traforma i tuoi articoli e pagine in entità con un click

Sul backend, vai su ‘Modifica‘ per qualsiasi pagina o articolo e cambia il Tipo di Entità‘ da ‘Articlolo’ alla classificazione schema.org dell’entità che stai creando.

Quando trasformi un contenuto in entità, non dimenticare di curarla aggiungendo i metadati necessari per descriverla meglio alle macchine.

Un metadato che davvero ti aiuta a spingere il rating della tua entità è l’attributo sameAs di schema.org: continua a leggere per scoprire come collegare le tue entità al web dei dati.

Ottimizza le tue entità collegandole ai Linked Open Data

Quando WordLift analizza i tuoi testi, usa l’NLP per riconoscere un concetto rilevante e collegarla attraverso l’attributo sameAs di schema.org a risorse già esistenti nei Linked open Data.

Quando crei una nuova entità da zero o trasformi un blog post in entità, inizialmente la nuova entità non ha l’attributo sameAs.

WordLift 3.15 ti permette di superare questa mancanza e di cercare nel web dei dati le entità corrispondenti.

Tra i metadati cerca il campo di ricerca del sameAs e comincia a digitare una parola chiave per trovare le entità corrispondenti. Se non riesci a trovarle, prova a usare una parola chiave diversa o più breve. Guarda la gif qui sotto: è più facile e farsi che a dirsi. ?

WordLift entity search sameAs schema.org - - WordLift 3.15

Ecco il nuovo campo di ricerca per sameAs schema.org

Fai questa semplice operazione e potrai beneficiare della ricchezza dei Linked Open Data disponibili sul web. Come?

  • Il tuo contenuto è arricchito con informazioni aggiuntive e connessioni provenienti dai Linked Open Data
  • I tuoi contenuti saranno disambiguati
  • Infine, la NLP di WordLift funzionerà meglio la prossima volta che questo concetto sarà rilevato nelle tue pagine.

WordLift è gratis per i primi 14 giorni, ?  provalo subito ?  oppure prenota una demo con Gennaro. ??

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